Ho iniziato un po’ più di venti anni fa come fonico e servo di scena in teatro, poi col tempo sono diventato tecnico luci, capo elettricista e operatore di console, direttore tecnico del Teatro della Cometa di Roma e infine lighting designer per diverse compagnie di teatro.
Seguo anche progetti di danza contemporanea, concerti, installazioni artistiche e performance.
Ho lavorato con attori come Ugo Pagliai, Paola Quattrini, Luca Barbareschi, Maria Paiato, Alessandro Benvenuti, Sergio Rubini, Gianmarco Tognazzi, Paola Minaccioni, Asia Argento, Ambra Angiolini ed Edoardo Leo, Tosca e Massimo Venturiello, Francesco Montanari e Giorgio Colangeli, Chiara Noschese, Nicola Pistoia e Paolo Triestino, Pino Insegno e Michele La Ginestra e tanti altri meno famosi ma non meno bravi. Con registi come Luca De Bei, Giancarlo Sepe, Pino Micol, Maurizio Panici, Duccio Camerini, Lorenzo Salveti, Enrico Lamanna, Ennio Coltorti, Gianluca Ramazzotti, Fabrizio Angelini e molti altri, sia come lighting designer che come operatore di console.
Ho sempre cercato di mettere in pratica l’idea registica di luce lavorando a stretto contatto con i registi, ma anche con gli scenografi e i videografi.
Mi piace la luce e inseguo la suggestione, servo la drammaturgia e adoro subire il fascino delle luci che vedo su un palco ma anche per strada in certe ore del giorno o della notte.
Mi piacciono la luce di taglio di Caravaggio e quella zenitale di Piero Della Francesca, i racconti fotografici di Gregory Crewdson e le foto sbagliate del cellulare.
Con le luci ho fatto un letto, le montagne russe, il blob, un treno, una nave, un autobus, un cimitero, un cinema, un poltergeist, le luci delle automobili viste dal lunotto posteriore e naturalmente il bagliore dei fulmini e quello della TV.
Ho un gusto classico ma mi piace utilizzare tecnologie moderne.