Ho da sempre sostenuto che fare il lavoro che piace è la cosa più bella che si possa augurare a tutti.
In questo senso mi reputo molto fortunato visto che a mio avviso andare a lavorare significa adrenalina a 1000 ancora prima di iniziare un progetto qualunque esso sia, dal televisivo al teatrale passando per musicale ed architetturale. A tutto questo si aggiunge il piacere ed il gusto di vedere realizzato lo show illuminotecnico che avevi immaginato, oltre a poterlo eseguire con la tua console preferita.
Una delle cose belle che si aggiunge al nostro lavoro è anche la conoscenza di molte persone, addetti ai lavori e non, che magari ti ritrovi spesso nei vari lavori e con cui hai modo di confrontarti. Accade anche che in una squadra ci si trovi bene anche a livello umano sino a diventare come una famiglia. E una vera e propria famiglia si è formata in un tour che continua da anni e pian piano, dal titolo di un brano presente in scaletta, “WE ARE FAMILY” è divenuto un concetto ripetuto dal Manager stesso e dall’Artista. Sto parlando del chitarrista e fondatore degli Chic, Nile Rodgers, l’uomo che ha fatto ballare intere generazioni al ritmo di Le Freak, Good Times e molte altre canzoni.
Collaboro con Nile Rodgers dal 2010, anno in cui si è creato questo bel gruppo di lavoro. L’artista e la produzione si sono trovati molto bene, così il piacere di stare insieme in tutti i vari concerti in giro per il mondo continua ininterrotto.
John Ryan, Sound Engineer/Tech Production Manager di Nile Rodgers & Chic a Maggio 2010 mi ha chiesto di fare una decina di concerti sparsi in Europa, avvisandomi del fatto che che Nile è un artista molto attento all’aspetto visivo, e che al termine di ogni data va a vedersi i filmati del concerto per rendersi conto di come è andato lo show.
La mattina successiva al primo concerto, mentre eravamo tutti nello Sleep Bus, Peter il manager mi chiama e mi dice di andare insieme a lui dall’Artista. La frase che Nile rivolse a Peter mentre osservava il live della sera precedente è stata “This is my Man”. L’aspetto visivo dello show era piaciuto ad un uomo che ha messo la sua impronta nei celebri brani di Diana Ross, di David Bowie, dei Duran Duran, di Madonna, Daft Punk, George Michael e tanti altri!
Da quel giorno ad oggi sono state numerose le soddisfazioni ottenute all’interno di questa splendida famiglia, oltre alla possibilità di conoscere diversi artisti di fama internazionale.
Lo spettacolo di Nile Rodgers & Chic e un vero show che io definisco genuino, con una band che suona per davvero, adattandosi a qualunque tipologia di palco, divertendosi e facendo divertire. Il loro look con tutti vestiti di bianco mette in risalto l’illuminazione che adopero. Si va dai brani disco anni 70/80/90 a quelli pop moderni che ha scritto per artisti che oggi troviamo nei primi posti in classifica. E così me la godo insieme a loro, dietro ad una MA2 full Size, e ogni volta non vedo l’ora di cominciare a pigiare i bottoni attraverso lunghe tournee, festival o altri show di Nile dove non deve mancare la Mirror Ball che uso sul brano Get Lucky, e nel finale durante Good Time.
Spesso siamo costretti a cambiare il materiale tecnico o ad adattarci a quello presente, a seconda del luogo in cui ci troviamo, ma grazie al software di pre-visualizzazione Wysiwyg riesco in poco tempo a sistemare in virtuale il tutto e a trasferirlo alla console. Succede anche che tutto viene rispettato alla lettera, come con PRG che durante alcune date recenti a Londra, ha messo a disposizione prodotti al top, seguendo alla perfezione il nostro rider Tecnico.
Prima parlavo anche di confronto. Infatti ognuno di noi ha il suo modo di fare luce, pero l’intensità, i colori e le atmosfere sono internazionali, e se sono belle, sono belle per tutti.
Per questa esperienza ho scelto un rig semplice ma di impatto, con molto controluce ma soprattutto con tutti i musicisti perfettamente illuminati con i loro profile frontali e sempre accompagnati da 2/4 follow spot.
E sempre in tema di “We are Family”, mi piace utilizzare questa frase anche con un’altra delle mie famiglie che sta sempre più prendendo forma: quella di AILD.
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