UPDATE 04/06/2020
Sono passati oltre tre mesi dalla stesura di questo comunicato e crediamo sia importante condividere una rettifica. A fine Febbraio non era ancora immaginabile il quadro epidemiologico, pertanto ci dispiace aver sottovalutato la portata devastante del virus dal punto di vista sanitario su scala nazionale e mondiale. Certamente ciò che volevamo sottolineare allora era la mancanza di una comunicazione chiara, cosa che purtroppo si è protratta in questi difficili mesi, e l’inadeguatezza degli ammortizzatori sociali per tutto il settore eventi, cultura e spettacoli in genere.
Ad oggi registriamo forme di tutela del settore totalmente inadeguate per il vuoto che si è venuto a creare dal punto di vista occupazionale, oltre a questo manca il reale coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli attori in gioco per rilanciare il settore e progettare una ripartenza con nuove regole condivise.
In questi mesi AILD è andata oltre, ha apportato notevoli cambiamenti e ha in serbo una serie di importanti novità. Stay Tuned!
Ancora una volta il divario tra quello che dicono i Media e la realtà è immenso. Quasi – e lo dico con provocazione – a voler prendere quella tanto attesa posizione vittimistica che ci è stata negata durante l’ondata di attacchi terroristici che ha colpito gran parte dell’Europa e che non ha minimamente considerato l’Italia.
Il risultato? Annunciando di continuo la morte di persone avanti con l’età e affette da patologie pregresse e che con buona possibilità si sarebbero aggravate anche con un comune raffreddore, è stato dato il via ad un effetto a catena che sta colpendo inutilmente settori lavorativi e mercati che a nostro avviso possono svolgere tranquillamente il proprio business in totale sicurezza.
Nota positiva è che tanti ci stanno scherzando su, perché le alternative sono due: o ignori o prendi in giro. Sul fronte dell’informazione mediatica abbiamo invece un continuo e disperato bombardamento di informazioni spesso poco ragionate che non fanno altro che fermare inutilmente l’economia.
“Da nojaltri se difendemo col Spriss, che copa tutti i microbi” (Da noi ci difendiamo con lo Spritz, che uccide tutti i microbi), dichiarava proprio ieri sera un signore all’interno di un supermercato di Padova per nulla privo di scorte e con gli scaffali belli pieni!

Fonte: www.ckingdesiree.com
Ora, arrivando al punto, questo allarmismo ha portato a fermare tutto il settore eventi (concerti live, eventi corporate e privati, cinema, teatri, parchi tematici ecc…), composto in gran parte da persone che non godono di stipendio fisso o ammortizzatori sociali e che guadagnano sui giorni di lavoro effettivamente svolti e, cosa ancora peggiore, svolgono molte attività all’estero, dove vengono puntualmente respinti perché “voi italiani siete infetti!”…
L’appello di AILD, che si unisce al coro composto dalle molte associazioni di categoria legate al mondo dell’entertainment e delle installazioni, è quello di far fronte ad una informazione in gran parte approssimativa e poco professionale, intimando il Governo e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), a far si che il circo mediatico (termine azzeccatissimo per descrivere la pochezza di questo organismo), dia origine ad una informazione veritiera, ragionata e che consideri le reali statistiche e le reali cause dei decessi.

Fonte: evz.ro
Evitiamo, per favore, di farci prendere in giro ancora una volta dal resto del mondo.
La soluzione? Una terapia intensiva di serietà.
I Soci AILD
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