Chiunque può avere un’idea. La differenza sta nel saper trovare l’idea vincente, saperla interpretare e soprattutto essere in grado di realizzarla con la propria tecnica personale, che cresce con l’esperienza e che alla fine è alla base di tutto.
Intuito o ragione? Tutt’e due, l’importante è aprire un corridoio di comunicazione tra intuito/mente olistica e razionalità/mente operativa.
La tecnologia? Si ma con calma, e magari facendo un passo indietro al vintage, quando i proiettori facevano una cosa e fatta bene, e si aveva tempo a sufficienza per aggiornarsi su come usarli al meglio.
Il buio? Una dimensione affascinante, e da riscoprire esplorando più ampi orizzonti creativi.
Semplicità o semplicismo? Ciò che davvero conta ora è riappropriarsi della capacità di togliere, di fare le cose con solo ciò che serve davvero, e di non farsi schiacciare dalla tecnologia.
Sono solo alcune delle suggestioni che hanno mantenuto vivo il fuoco durante il primo incontro ispirazionale organizzato dall’AILD, tra le magiche scenografie del musical “Mary Poppins” al Teatro Nazionale di Milano che ha gradito l’iniziativa e generosamente ha ospitato l’evento. Abbiamo fortemente voluto e creduto in questo progetto grazie al quale possiamo offrire il nostro contributo originale alla creatività e all’ispirazione, dimensioni fondamentali ma spesso sottovalutate nella costruzione del Lighting Design.
Non avevamo idea di che cosa potesse venir fuori mettendo per la prima volta sul palcoscenico due protagonisti del Lighting come Jo Campana e Valerio Tiberi, solitamente impegnati nel loro quotidiano professionale a preparare magistralmente la scena per gli altri da dietro le quinte. Ma ci siamo accorti ad un certo punto di essere finiti dentro un vortice intrigante di pensieri inediti e suggestioni e affermazioni profonde a e a volte temerarie, diretto dalle leading voices di Jo e Valerio e dalla preziosa moderazione di Walter Lutzu, dove anche la platea ha focalizzato l’attenzione su temi determinanti e si è appassionata al dibattito sentendolo proprio.
Dovuti i ringraziamenti al team di VAS srl e a Walter Lutzu per lo splendido lavoro di ripresa, il primo, e di montaggio, il secondo, e al Teatro Nazionale di Milano per la graditissima ospitalità.
Quindi buona la prima! (e presto anche la seconda ;-))
Bando alla chiacchiere, buona visione dell’intero incontro e #like #share #comment!
DULCIS IN FUNDO…
Dalla perfida mente del nostro Jo “Wolverine” Campana è venuto fuori durante l’ispirazionale un pensiero che merita un angolo dedicato: il progetto CON.FU.SO.
IL PROGETTO PERFETTO ?
RISPOSTA SEMPLICE ! DEVE ESSERE CONFUSO !
CON-FU-SO :
CONVINCENTE = efficace dal punto di vista estetico , di forte impatto , originale , che abbia un carattere e una spiccata riconoscibilità
FUNZIONALE = che sia in grado di rappresentare appieno l’artista che in quel momento lo simboleggia e anche in termini di offrire il miglior servizio possibile ad un pubblico pagante
SOSTENIBILE = a) economicamente ( budget, budget , budget ) b) logisticamente ( calendario , tempistiche , monta/smonta/viaggia )
P.S. = l’acronimo mi è venuto così , da solo , qualche settimana fà e ritengo che comunque il concetto di ‘confusione ordinata’ , di disordine orchestrato’ , di ‘caos organizzato’ sia comunque intrigante . Come diceva quel tipo ????? ” Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante ‘’
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