Siamo stati ospiti di Massimo Tomasino per la data di Ascoli Piceno del Tour di Antonello Venditti TORTUGA IN PARADISO, e gli abbiamo chiesto come si fa a rendere “elastico” il set up luci di un concerto mantenendo la stessa capacità di emozionare l’audience dai grandi stadi a location eleganti ma ristrette come la Piazza del Popolo di Ascoli.
“È molto importante quando un grande palco con una grande struttura viene ridotta riuscire a mantenere intatte alcune delle fasi che ritengo basilari per uno show, e che sono l’aspetto visivo, gli special e l’illuminazione fondamentale.
Per aspetto visivo intendo saper mantenere innanzitutto lo stesso disegno con le posizioni. Ad esempio se in una scena con 30 spot ho una posizione che chiamo ventaglio o shanghai nel momento in cui la riduco a 15 la ripropongo allargandomi mantenendo però lo stesso aspetto visivo.
Lo special è composto dai soli, dal piano dell’artista, dal sax e così via, ad esempio quando convergo 30 spot su un assolo di chitarra o dedico un solo spot all’artista che canta suonando il pianoforte. In quel caso gli spot possono ridursi a 12 e utilizzo per lo special uno spot alternativo magari posizionato su un’altra truss o un’altra posizione.
L’illuminazione fondamentale è fatta da uno spot profile che ad esempio illumina frontalmente l’artista o un musicista, oppure da blinder o da barre led con cui illumino il pubblico. Nel momento in cui riduco il set luci i 12 profile per i musicisti li sostituisco con dei sagomatori e le 20 barre led per il pubblico le riduco a 5 mantenendo però sempre la stessa posizione che hanno nel disegno originale. In questo modo diminuisce un po’ l’effetto visivo ma l’illuminazione fondamentale rimane.”